All’inizio dell’estate 2019, ho visitato l’Andalusia, Gibilterra, l’Estremadura, il Portogallo e la Francia. Siamo partiti dalla Calabria in macchina e in un mese abbiamo percorso oltre diecimila chilometri. Perché te lo racconto? Beh, forse è arrivato il momento di programmare una bella vacanza e dimenticare tutto il resto. Per questo ho pensato di condividere con te le tappe più interessanti e i momenti più belli di quel viaggio.
Ai turisti più temerari che decidono di visitare l’Andalusia e cercano un percorso da fare a piedi, suggerisco “El Caminito del Rey”, uno dei sentieri più spettacolari e pericolosi al mondo.
INFORMAZIONI PRATICHE SUL CAMINITO DEL REY
Il percorso ufficiale del Caminito del Rey misura 2.9 km, a questi bisogna aggiungere il tratto prima del punto d’ingresso e quello finale per un totale di 8 Km circa. Costruito per la maggior parte sulle pareti del Desfiladero de los Gaitanes, il percorso sovrasta il fiume Guadalhorce e in alcuni tratti supera i 100 metri di altezza.
DALLA DIGA AD ATTRAZIONE TURISTICA – BREVE STORIA DEL CAMINITO
Il percorso originale fu costruito tra il 1901 e il 1905, dalla Sociedad Hidrográfica del Chorro, che aveva bisogno di accedere a entrambi i lati della gola, in modo che gli addetti alla manutenzione potessero trasportare i materiali.
Il 21 maggio 1921, in occasione dell’inaugurazione del bacino artificiale di Guadalhorce, re Alfonso XIII attraversò il percorso, per questo motivo viene chiamato ancora oggi “El Caminito del Rey”.
Con il passare del tempo la manutenzione venne abbandonata e il percorso divenne sempre più pericoloso. Nel corso degli anni si sono verificati diversi incidenti in uno dei quali, nell’agosto del 2000, tre giovani persero la vita. Dopo questo tragico avvenimento la Giunta dell’Andalusia ne proibì l’accesso e una parte del percorso venne demolita.
Il 28 marzo 2015, il nuovo percorso è stato riaperto al pubblico.
UN TREKKING DA BRIVIDI, MA NONOSTANTE TUTTO NE VALE LA PENA
Per arrivare al punto di partenza si attraversa a piedi una galleria lunga un centinaio di metri e poi si prosegue su uno sterrato per poco più di un chilometro. Noi abbiamo scelto di andarci la prima settimana di luglio, convinti di trovare poche persone, per nostra sfortuna quel lunedì c’era tanta gente e già da lontano il punto di partenza sembrava l’ingresso di uno stadio prima della partita. Intere famiglie provenienti da ogni parte del mondo, aspettavano in fila il loro turno per entrare. Gruppi di giovani tedeschi e soprattutto olandesi, quasi tutti a torso nudo e lattina di birra in mano, scavalcavano chi li precedeva senza badare troppo alle buone maniere.
In alcuni tratti vedevamo gruppi di persone partite prima di noi camminare sul precipizio. Ti posso assicurare che in mezzo a tutta quella gente non hai il tempo di pensare alla paura, magari ci pensi dopo riguardando le foto.
PRIMA DI PARTIRE DEVI SAPERE
- Il biglietto bisogna acquistarlo in anticipo sul sito ufficiale del Caminito del Rey.
- Al percorso del Caminito del Rey si entra a gruppi ogni 30 minuti
- All’ingresso ogni partecipante riceve un casco che va indossato per tutto il percorso
- Ai bambini di età inferiore a 8 anni è vietato l’accesso (all’ingresso controllano i documenti)
- Si consiglia di indossare scarpe sportive o da trekking (sono vietate le infradito e le scarpe col tacco alto) e di portare molta acqua
- In caso di pioggia, forte vento, distaccamenti, manutenzione, o per qualsiasi altro motivo che metta in pericolo l’integrità dei visitatori il sentiero può essere chiuso, quindi vale la pena controllare le condizioni meteorologiche e informarsi in anticipo.